Genoni - Escursioni in Sardegna - Tour Cagliari

Vai ai contenuti

Menu principale:

Genoni

TERRITORI > Genoni
 
 
 
 

Genoni: terra di confine e di straordinaria bellezza

Poco meno di 900 abitanti godono della tranquillità del paese, situato nel centro Sardegna e meta irrinunciabile per chi si trovasse in visita alla Giara.
Luogo di confine da sempre, il paese è adagiato ai piedi del colle di Santu Antine, dalla cui cima si controlla il territorio circostante  e per questo frequentato  già da tempi remoti dalle popolazioni locali: prima i nuragici, i punici e poi i romani, si stanziarono su questa vedetta e fortezza naturale. Da una parte la Giara, la marmilla e l'oristanese dove lo sguardo si perde sul mare, dall'altra si domina l'entroterra. I nuragici contribuirono a rafforzare l'importanza del colle: costruendo sulla cima un pozzo della profondità di quasi 40 metri e depositando all'interno reperti di notevole interesse scientifico; chiedersi come abbiamo scavato un pozzo di tale profondità è lecito e sono in tanti a cercare la soluzione a tale mistero.
Probabilmente sono i romani a battezzare il colle, dedicando una chiesetta a Sant'Elena, costruita sulla cima del colle, tra le rovine puniche:il nome Santu Antine è il diminutivo di San Constantino, figlio di Sant'Elena appunto.
Per anni la leggenda e la tradizione orale ha costruito il mito che il nome del paese, Genoni, derivasse dalla dea Giunone, alla quale i romani avevano dedicato un tempio sulla cima di Santu Antine; mai si è potuta testare tale teoria, ma qualcosa di vero nelle leggende c'è sempre, tutto sta nel scoprirlo.
È molto più probabile che il nome derivi dal greco hieron, luogo sacro, sempre riferito al santuario sul colle.

Oltre al gran numero di emergenze archeologiche in tutto il territorio della Giara e a Genoni, negli ultimi anni, questo piccolo centro si è fatto un nome per l'enorme quantità di fossili. Tra il paese e la Giara è stato messo in luce un enorme giacimento fossilifero risalente al Miocene, quando la Sardegna era attraversata dal mare e Genoni ne era una riva: così la vecchia cava in località Duidduru, è stata giustamente rinominata: Geopaleosito: il luogo è gestito e visitabile e, se ci si trova in visita alla giara, non si può evitare una tappa in questo interessantissimo sito.
I fossili preparati e classificati dall'università di Cagliari e dalla Soprintendenza di Sassari e Nuoro sono esposti al
P.AR.C. (Paleo Archeo Centro): un museo di nuova concezione la cui visita è consigliata soprattutto per le tante attività didattiche riservate ai ragazzi.
Di assoluta importanza se ci si trova in questa zona, è una visita alla Giara: un' ampia parte dell'altipiano ricade nel territorio del paese, sicuramente la parte meno nota e più nascosta, integra e misteriosa.
I cavallini della Giara, pony di origine antichissima vivono in questa area, liberi e secondo le leggi della natura; incontrarli al pascolo o a rinfrescarsi negli stagni naturali detti Paulis, durante la visita è spettacolare. Le sugherete della Giara fanno da cornice al paesaggio incontaminato e da punti panoramici come Zeppara Manna lo si può ammirare nella sua completezza.

Le emergenze archeologiche sono celate nel fitto della boscaglia della Giara: i villaggi di Mammuzzola e Bruncu Suergiu, il tempio per il culto delle acque de Sa Corona Arrubia, tutte realtà dall'enorme valore storico da conoscere ed apprezzare. Probabilmente i fitti boschi dei costoni della Giara conservano ancora tanti segreti, la ricchezza del territorio dal punto di vista archeologico è ben nota, siamo a pochi chilometri da Su Nuraxi di Barumini e dalla Valle dei Menhir di Laconi.

Due chiese animano la vita religiosa del paese: quella principale è dedicata a Santa Barbara, la patrona del paese, ed è del XII secolo; una seconda chiesa, di particolare bellezza, la troviamo a ridosso dell'ex convento dei frati osservanti minori. Frati che dalla prima metà del seicento convivranno con la popolazione locale, restaurando l'antica chiesa oggi dedicata alla Madonna del Sacro Cuore e insegnando ai giovani la retorica, la grammatica e la filosofia. Il convento viene abbandonato nella seconda metà dell'ottocento, per vicende ben note alla storia d'Italia, ora è restaurato fruibile e ne consigliamo una visita.
Merita una visita anche il
Museo del Cavallino della Giara, nato per valorizzare sia questo splendido animale sia le tradizioni del territorio.
Le aree interne della Sardegna riservano una miriade di sorprese: la visita di questo piccolo paese è sicuramente un gioiellino da non perdere; per chi volesse mangiare, dormire o visitare il paese, nessun problema: Genoni è fornito di tutti servizi per accogliere e seguire anche i visitatori più esigenti.   


 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu